Concorso Gastronomico Nazionale "Santarosa Pastry Cup"

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Regolamento SPC 2017

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Presentazione: “Una Sfogliatella Speziale”

La Sfogliatella Santarosa è senza dubbio un dolce “speciale”, per il suo gusto, la sua croccantezza, la sua storia tanto antica quanto affascinante, ed anche “spaziale” quando
al suo assaggio può far andare letteralmente alle stelle!!…

…ma una “Sfogliatella Speziale” l’avete mai sentita?!

Questo il tema scelto per la 6a edizione del Concorso Gastronomico Nazionale “SantarosaConcaFestival 2017”, da quest’anno “Santarosa Pastry Cup”!

Una Sfogliatella Speziale perché nella creazione di una nuova ed originale versione del famoso dolce si potranno utilizzare le spezie, dalle più conosciute ed usate a quelle
più inedite ed esotiche.

Questo nuovo abbinamento prende spunto anche dal ricordo che l’antica Repubblica Marinara di Amalfi, di cui Conca dei Marini era sia base navale che borgo dal quale provenivano i suoi più valorosi ed esperti marinai, aveva basato le proprie fortune soprattutto nel commercio delle spezie dal Medio Oriente verso i porti italiani
e da qui in Europa.

Ai maestri pasticcieri e barman partecipanti al concorso non resta che dare sfogo alla propria creatività, bravura ed estro, proponendo una sfogliatella davvero
speciale… spaziale… “SPEZIALE”!!!

UN PO’ DI STORIA

Nell’antichità l’uso delle spezie era ritenuto importantissimo per la cura della salute.
Con tale termine si indicano i prodotti vegetali che provenivano da Paesi lontani e che quindi non erano facilmente reperibili.

La rarità aumentava il loro valore: erano, quindi, una fonte di guadagno sia per i popoli che le producevano, sia per coloro che le commercializzavano.

Il transito delle spezie seguiva itinerari più o meno fissi, sia marittimi che terrestri, i quali, nel corso della storia, sono stati denominati “Vie delle Spezie”.

Tra le più importanti citiamo la “Via della Seta” e la “Via Transafricana”, attive fin dall’antichità.

Nel Medioevo le Crociate intensificarono gli scambi commerciali con l’Africa settentrionale ed il Medio Oriente, mentre le Repubbliche Marinare, con in testa Venezia, si fecero carico dei trasporti delle spezie che da quelle fiorenti zone giungevano nei porti italiani e, da qui, in Europa.

La Via della Seta era una via commerciale di terra che collegava il Mediterraneo alla Cina attraverso le grandi montagne del Karakorum. Risalgono agli albori della storia le relazioni commerciali tra Europa ed Asia, che si svilupparono proprio lungo questo percorso, dove sorsero fiorenti città commerciali come Samarcanda, luogo in cui i mercanti trovavano ristoro dopo l’estenuante attraversamento dei valichi himalaiani.

Ai tempi di Marco Polo tale città era considerata la Roma d’Oriente: lì si vendevano stoffe, oggetti di giada, uova di struzzo ed anche spezie rare e preziose come il pepe, lo zenzero, la cannella, i chiodi di garofano e la canfora, giunti in Cina attraverso una via marittima che congiungeva le isole Molucche e le Filippine.

E’ importante sottolineare che questa via di transito permise non solo lo scambio commerciale ma anche quello culturale, tanto è vero che i primi testi classici in materia sanitaria arrivarono in Europa tramite le flotte delle Repubbliche Marinare.

Le spezie riempivano i magazzini delle città portuali del Mar Nero per poi intraprendere l’ultima parte del tragitto sulle navi delle quattro Repubbliche Marinare (Amalfi, Pisa, Genova, Venezia).

Gli scambi commerciali erano affidati all’intraprendenza dei mercanti, uniti in corporazioni chiamate Scholae Negoziatores, disposti ad affrontare notevoli rischi pur di trarre grossi vantaggi economici legati al commercio delle spezie d’Oriente.

Le Repubbliche Marinare acquisirono in quel periodo grande benessere economico e potere politico, fondarono nuovi scali marittimi e crearono banche.

Con l’apertura di altre vie marittime, la Via della Seta perse di importanza, anche se non venne mai abbandonata.

L’Africa è stata sempre percorsa da carovane che, attraversando il deserto, portavano spezie ai porti sul Mediterraneo.

Le città di Tunisi e Tripoli vennero utilizzate dalle Repubbliche Marinare come scali marittimi per portare tali merci, via mare, in Italia ed in Provenza. Il Nilo, invece, segnava il confine tra l’Occidente e l’Asia.
Alessandria d’Egitto ebbe un grande sviluppo proprio grazie al traffico di spezie con l’India.
Dall’Africa, invece, arrivarono in Occidente piante medicinali come l’aloe, il sangue di drago, l’incenso e la mirra.

Infine, la circumnavigazione dell’Africa, compiuta nel 1499 dal portoghese Vasco de Gama, favorì lo sviluppo commerciale di altri Paesi occidentali e nord-europei come la Spagna, il Portogallo, l’Inghilterra e l’Olanda, le ultime tre impegnate a contendersi il dominio coloniale e commerciale dell’Asia meridionale e sud-orientale. In questo contesto nacquero le compagnie coloniali che occuparono nuovi territori.